Sui passi della Memoria: gli studenti del nostro Istituto ad Albenga per ricordare Emilio Baletti
Per il nostro Istituto continua il percorso della Memoria storica e dei suoi valori, che diventano esperienza per le nuove generazioni e stimolo a proseguirlo nel loro futuro. Ed ecco che un gruppo di alunne ed alunni, rappresentanti di tutti gli studenti della Scuola secondaria di I grado, il giorno 29 Aprile si è incamminato da Via degli Orti e ha raggiunto Via Torlaro 7, uno dei caruggi del centro storico di Albenga, dove l’Amministrazione comunale ha richiesto la loro presenza in occasione della messa in opera di una pietra d’inciampo dedicata al martire Emilio Baletti, che lì abitava.
Egli è stato un antifascista impegnato nella Resistenza; proveniente da Asti, aveva cercato di sfuggire alla cattura rifugiandosi nella nostra città, ma fu arrestato, torturato, trasferito nel campo di Fossoli, immatricolato e infine fucilato dalle SS insieme ad altri 68 prigionieri.
Introdotti dal brano musicale "Il silenzio", che una tromba ha intonato ed elevato al cielo, trasformando la formalità in un momento magico e ricco di emozioni, i ragazzi hanno letto la vita di Emilio Baletti e assistito alla benedizione della pietra d’inciampo nel caruggio.
Si sono uniti, quindi, alle Autorità comunali, ai Presidenti della Fondazione Fossoli, dell’ANED, al prof Moscardini e, ordinati e silenziosi, hanno raggiunto P.zza Rossi, dove, dopo la cerimonia degli onori della bandiera italiana, hanno ascoltato, conosciuto, riflettuto, sentito nuovamente il suono della tromba, che ha eseguito famosi canti partigiani ripetuti dai presenti. Con l’immaginazione sono stati trasportati da un vento fischiante verso quei boschi che i partigiani, percorrendone i sentieri, avevano trasformato in rifugi, le loro case...“Fischia il vento” e “Bella ciao".
Infine, hanno formato un cerchio intorno alla nipote di Paolo Salvi, ginnasta italiano, vincitore di due medaglie d’oro ai Giochi olimpici, deportato e morto nel campo di Mauthausen nel 1945. La donna è diventata per loro testimone di storia, ha racconta alcuni fatti della vita del nonno e ha reso l’uditorio attento e silenzioso.
In questa mattinata emozionante le vecchie generazioni, pur non avendo vissuto gli orrendi fatti ricordati, hanno trasmesso alle nuove, future protagoniste delle vicende del Mondo, quei valori civili su cui si basano libertà e democrazia, nei quali tante persone comuni, anonime, credevano e per i quali non hanno esitato ad unirsi in uno slancio di solidarietà ed altruismo e a sacrificare la loro vita per dare la possibilità ai figli di crescere in un Paese finalmente libero.
Grazie, ragazzi, per la vostra presenza!